Muro Basso è il nuovo film prodotto dalla Caucaso Factory, realtà bolognese che dopo l’incursione nei retroscena delle olimpiadi londinesi con The Golden Temple, presentato nel 2012 al Festival di Venezia, torna a guardare verso il nostro Paese conservando il suo particolare linguaggio. Il film di Enrico Masi e Stefano Migliore, infatti, è una nuova efficace commistione fra documentario e rielaborazione artistica, in una concezione dell’inchiesta e della ricerca che predilige la visione alla dimostrazione.
Muro Basso è un percorso nei territori confiscati alla mafia, un viaggio che tocca S. Sebastiano da Po, in provincia di Torino, dove c’è il casolare Cascina Caccia, sequestrato alla famiglia Belfiore; Area Millepioppi a Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, che era una delle proprietà di un usuraio; e Villa Santa Barbara a San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi, edificata dal cassiere della Sacra Corona Unita.
Qui si incontrano i giovani attivisti che lavorano per una trasformazione reale delle abitudini e delle idee, da portare avanti e ritrovare in ogni gesto quotidiano. Sono i “figli di una cultura dell'antimafia degli eroi”, e i fautori di una rivoluzione lenta. Muro Basso è infatti anche l’inedito incontro fra il termine decrescita e i beni confiscati, in una trasformazione di luoghi normali in straordinari che recupera e riscatta spazi e terre, restituendo alla pubblica utilità quanto già è stato creato e costruito.
Il film verrà presentato in anteprima nazionale a Torino il 2 febbraio.
Sinossi di Muro Basso
"Siamo i figli di una cultura dell'antimafia degli eroi”.
Così Michele Gagliardo, del Gruppo Abele, ci parla di futuro.
C'è una nuova generazione che lavora sui beni confiscati alle mafie.
Spazi convertiti, nei quali diventa cruciale l'intervento attivo della comunità.
Spazi che sono contrapposti ad un ambiente obbligatorio e antisociale come può essere uno zoo safari.
Il Parco tematico di Fasano racchiude per noi l'Italia intera: un museo a cielo aperto in balia di scarsa partecipazione e assenza di consapevolezza collettiva.
Muro Basso è la storia di un viaggio.
Percorrendo una Italia composta di isole, nella quale prende corpo e cresce l'impegno delle generazioni nuove, ci sembra di vedere un piccolo Rinascimento, di essere testimoni di una rivoluzione lenta.
Qualcuno in Francia la chiama Decroissance (Decrescita).
Altri in America la definiscono the Age of Access (Era dell'Accesso).
Per noi è la seconda generazione del senso civico.